Ventesima e penultima tappa del Tour de France. Dopo l’arrivo della diciannovesima tappa è rimasto tutto invariato: Chris Froome, del Team Sky, ha conservato il suo vantaggio su Uran e Bardet, con Landa e Aru, ormai, fuori dai giochi. Vittoria di tappa che è finalmente andata a Boasson-Hagen: come avevamo anticipato nelle nostre analisi, il gruppo non ha avuto interesse a tenere la corsa chiusa, e si è ben presto sganciata una nutrita fuga che si è giocata la vittoria. Il norvegese è stato perfetto nell’anticipare gli avversari a un paio di km dall’arrivo concludendo sul traguardo in solitaria. La penultima tappa, invece, sarà una crono individuale che attraverserà Marsiglia per 22,5 km. Una tappa scorrevole senza particolari difficoltà altimetriche: fa eccezione la Notre-Dame de la Garde, dove si raggiungeranno i 116 m. La partenza, e l’arrivo, sono fissati all’Orange Velodrome. Prima parte che si svolgerà prevalentemente su rettilinei, sarà quindi importante spingere a fondo per sviluppare un’alta velocità. Nella seconda sono invece previste diverse svolte, e servirà dunque impostare al meglio le curve e rilanciare con forza per non rallentare eccessivamente. Tappa che favorirà sicuramente due ciclisti specializzati nella cronometro come Uran e Froome che, se dovesse superare intatto questo scoglio, sarebbe davvero ad un passo dall’aggiudicarsi questo Tour de France.
I FAVORITI
Favorito dalle quote appare proprio Chris Froome, ma le tre dure settimane di gara potrebbero aver limitato le sue energie. La crono alla fine di un grande giro è sempre particolare, contano le energie più ancora dell’abilità, e potrebbero approfittarne coloro che non hanno troppo faticato sulle montagne poiché privi di obiettivi di classifica. In questo senso appare forte la candidatura di Tony Martin e Stefan Kung, due specialisti della gara contro il tempo, a quote decisamente più invitanti rispetto al britannico. Altri nomi da tenere in considerazione potrebbero essere Roglic, Castroviejo e Kiryienka. Tenterà inoltre la crono della vita Uran, che teoricamente potrebbe ancora sfilare la maglia a Froome, anche se la distanza non è molta e i distacchi potrebbero essere piuttosto contenuti.
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