“Non abbiamo esagerato quando abbiamo consigliato di non aprire le finestre per limitare la dispersione termica. La temperatura media dell’altro ieri è stata di 14°, cerchiamo di non disperdere il calore accumulato in casa e di limitare i consumi dei riscaldamenti”. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, difende sul proprio blog l’indicazione data ai torinesi per fronteggiare l’emergenza smog, che vede la città maglia nera per sforamento dei livelli di polveri sottili.
L’invito è stato bollato come eccessivo dal presidente della Regione Piemonte ed ex primo cittadino del capoluogo sabaudo, Sergio Chiamparino, che ha invitato piuttosto ad azioni coordinate tra enti locali. “Mi rivolgo anche alla Regione Piemonte e agli altri Comuni della cintura – replica a distanza Appendino – affinché facciano rispettare i blocchi del traffico e remare tutti verso lo stesso obiettivo”. I rilevamenti di questi giorni dell’Agenzia per la protezione ambientale, rimarca Appendino, mostrano “una situazione grave”; “è un problema che tocca la salute di tutti i cittadini e sulla salute non abbiamo nessuna intenzione di prendere le cose con leggerezza visto che l’inquinamento in Italia causa oltre 90mila morti premature ogni anno, un dato che ci rende tristemente primatisti in Europa. Il nostro dovere è quello di tutelare la salute dei torinesi con ogni mezzo a nostra disposizione, ed è esattamente quello che stiamo facendo senza lasciare nulla al caso”. Il riferimento è allo stop della circolazione disposto per i veicoli diesel fino agli Euro5. “Nessun amministratore si diverte a bloccare le auto consapevole di creare dei possibili disagi, ma quando ci si trova di fronte a un’emergenza è necessario prendere delle scelte. Stare fermi forse è la scelta più facile, ma non è ciò di cui la città ha bisogno in questo momento”, precisa la sindaca M5S, che precisa che “i provvedimenti intrapresi vengono stabiliti a livello regionale e all’interno di un protocollo interregionale”.
Il Comune ha poi applicato “dei leggeri correttivi a maggior tutela della salute pubblica”. Questa è una situazione emergenziale, e, punta il dito Appendino, “le situazioni emergenziali non si creano quasi mai da un giorno all’altro, bensì dopo anni di assenza di politiche dedicate a creare miglioramenti strutturali. Da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato ogni giorno per fare in modo che quanto prima smettano di presentarsi queste situazioni. Lo abbiamo fatto con numerosi provvedimenti che disincentivano il più possibile l’auto privata a favore della mobilità sostenibile”.