“Siamo stati costretti a sottoscrivere il contratto, abbiamo agito su sollecitazione costante e perenne. Ci è stato detto che se non avessimo chiuso l’accordo quella mattina, Fazio avrebbe firmato con una azienda concorrente”. Così Arturo Diaconale, consigliere di amministrazione Rai, audito in commissione di Vigilanza. “Se non avessimo avallato quel contratto – ha spiegato scatenando le proteste di Giuseppe Airola (M5S) e Renato Brunetta (Fi) – ci saremmo trovati a rispondere del danno provocato alla Rai, dall’averla messa fuori dal mercato. Se si vuole che la Rai stia sul mercato è un conto, se no, si toglie per esempio la pubblicità e la Rai vive solo di canone”.
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