Niente ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, l’ex primario del reparto di chirurgia toracica della clinica Santa Rita di Milano. Lo ha deciso la prima sezione penale della Corte di Cassazione, che ha annullato con rinvio “limitatamente al dolo omicidiario” la sentenza con cui la Corte d’Appello di Milano, il 21 dicembre 2015, aveva condannato il medico accusato di quattro omicidi volontari per la morte di altrettanti pazienti finiti sul suo tavolo operatorio. Brega Massone doveva anche rispondere di lesioni per un’ottantina di altri casi in cui avrebbe praticato operazioni inutili o non necessarie sui suoi pazienti con l’unico scopo di ottenere i rimborsi dal servizio sanitario nazionale.
I giudici d’appello-bis dovranno quindi riqualificare il reato di omicidio volontario e rideterminare la pena, da cui sarà escluso anche un episodio di lesioni dichiarato prescritto dalla Cassazione. Brega Massone sta già scontando una condanna definitiva a 15 anni e mezzo di reclusione per i casi di lesioni ai danni di pazienti, oltre alla truffa al sistema sanitario nazionale per avere eseguito interventi inutili o dannosi “a scopo di lucro”.