Renzi torna sul tema dei migranti e punta il dito contro l’Europa. “Il punto centrale è bloccare i migranti in partenza. Il 2017 è l’anno cruciale per le due date di marzo a Roma e a maggio del G7 a Taormina: due grandi appuntamenti per l’Ue. O blocchiamo il flusso entro il 2017 o l’Italia non riesce a reggere un altro anno come quello passato“, ha detto il premier alla registrazione della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai1.
“Assolutamente sì, c’è da mettere il veto. Noi mettiamo i soldi se in cambio degli oneri ci sono gli onori. I soldi non passano attraverso i muri. Sai che c’è? Che se non ci aiutate, non mettiamo più i soldi“. “Il governo Monti ha stabilito che diamo 20 miliardi e ne riceviamo 12, ma se Ungheria, Slovacchia ci fanno la morale sui nostri soldi e poi non ci danno una mano sui migranti non va bene”, ha aggiunto.
“Goro e Gorino è una vicenda molto difficile da giudicare. Da un lato c’è comprensione, anche se non condivisione, nei confronti di una parte della popolazione molto stanca e preoccupata, dall’altra sono 11 donne e 8 bambini: forse noi come Stato non siamo stati all’altezza”, ha proseguito Renzi.
CONTROLLI ALLE FRONTIERE. Intanto la Commissione europea ha “raccomandato” di prolungare di tre mesi i controlli alle frontiere interne di Schengen di Paesi come Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia dove controlli sono già in corso. Nonostante la “progressiva stabilizzazione della situazione”, sottolinea Bruxelles in una nota, l’esecutivo ritiene che le condizioni che permettano il pieno ripristino dell’area Schengen “non sono ancora pienamente soddisfatte”.
“Abbiamo una chiara priorità e determinazione: salvaguardare Schengen e ripristinare il suo normale funzionamento”, ha dichiarato il Commissario Ue, Dmitris Avramopoulos. “Negli ultimi mesi abbiamo affrontato passi importanti per affrontare le carenze nelle nostre frontiere esterne – ha aggiunto – Una pietra miliare nel nostro lavoro è stato il lancio recente della Guardia europea di frontiera e costiera. Per questo raccomandiamo di mantenere, per un periodo strettamente limitato, i controlli ad alcune frontiere Schengen. Nel frattempo continueremo ad affrontare tutte le sfide”.
La raccomandazione di Bruxelles, che dovrà essere adottata dal Consiglio Ue, constata inoltre un “calo significativo” del numero di arrivi di migranti irregolari e richiedenti asilo soprattutto dopo l’accordo siglato dall’Ue con la Turchia sui rimpatri.
Tuttavia, “rimane comunque importante” il flusso migratorio in Grecia e nei Paesi più colpiti dai movimenti secondari, cioè quelli dei richiedenti asilo dallo Stato di ingresso agli altri Paesi comunitari, in modo irregolare.