Nel 2016, la percentuale di laureati tra le persone tra i 30 e i 34 anni è cresciuta in tutti i Paesi membri dell’Ue rispetto al 2002 ma l’Italia è tra i Paesi con la percentuale più bassa (26,2%). Una quota inferiore si registra solo in Romania (25,6%). Lo rivelano i dati di Eurostat secondo cui quindici anni fa in Italia i trentenni laureati erano il 13,1%, oggi sono il doppio, il 26,2%. Un dato che supera l’obiettivo nazionale del 26% ma che resta tuttavia lontano dal 40% fissato per la media dei Paesi dell’Unione europea entro il 2020. In cima alla classifica dei Paesi con più laureati nell’Unione europea ci sono invece la Lituania, con un 58,7% in possesso di un titolo superiore, il Lussemburgo (54,6%) e Cipro (53,4%).
Secondo Eurostat, nel 2016 la quota delle persone di età compresa tra 30 e 34 anni che hanno completato la formazione terziaria è significativamente più elevata tra le donne rispetto agli uomini in tutti gli Stati membri, ad eccezione della Germania (in Italia il confronto è 32,5% a 19,9%).