E’ polemica dopo che la Corte costituzionale ha fissato al 24 gennaio l’udienza sull’Italicum. “Se avessimo una Corte costituzionale normale in un Paese normale, non ci metterebbe altri due mesi a partorire la sentenza su una legge elettorale che è evidentemente sbagliata. Quindi, se si vuole si può votare all’inizio dell’anno: Parlamento nuovo, Governo nuovo e poi sì che vai in Europa con la testa alta e con orgoglio. Come fanno ad andare in Europa dopo quello che è successo Alfano, Padoan, Renzi? Giusto Obama gli telefona ancora”, l’affondo del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, “a livello politico mai più con Alfano, Verdini, Cicchitto e i traditori vari. Siamo pronti a confrontarci in tutta Italia con il nostro programma e vincere”. “Siamo disponibili a fare la nostra parte ma non in un clima di dilazione. Chiediamo tempi ristretti per il ritorno al voto: legge elettorale entro capodanno, Camere sciolte a gennaio, Al massimo a marzo al voto. E ‘intollerabile che la consulta si riunisca il 24 gennaio Io credo che Mattarella debba intervenire e chiedere un giudizio immediato alla Consulta”, gli ha fatto eco la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, “mi pare folle, il giudizio pende da mesi e si sa che l’Italia è bloccata, chiedere loro di lavorare anche a Natale visto che ci costa 55 milioni di euro l’anno non mi pare così assurdo”. La Consulta è quindi intervenuta spiegando le ragioni della data scelta per l’udienza pubblica sull’Italicum:”In relazione alla scelta dell’udienza del 24 gennaio 2017, per la trattazione delle questioni relative alla legge elettorale, si sottolinea che la Corte costituzionale opera secondo le regole degli organi giurisdizionali. La scelta di una data anteriore avrebbe privato le parti dei termini dei quali dispongono per legge, allo scopo di costituirsi in giudizio e presentare memorie”.
Italicum, Consulta replica a polemiche: Data secondo regole
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