Le proiezioni di Infratest dimap relative alle elezioni in Germania, riportate dall’emittente tedesca Ard e aggiornate alle 19.40, danno il blocco conservatore Cdu/Csu della cancelliera Angela Merkel al 33%, seguito dal partito socialdemocratico Spd di Martin Schulz al 20,8%.
A seguire, come terzo partito, l’ultradestra di Alternativa per la Germania (AfD), che entra per la prima volta al Bundestag con il 13,3%. I liberali rientrano nel Parlamento federale dopo una legislatura di assenza con il 10,5% dei consensi. A seguire i Verdi con il 9,1% e la sinistra radicale di Die Linke all’8,7%. In base a queste proiezioni, i seggi del Bundestag verrebbero così ripartiti: 218 al blocco Cdu/Csu, 138 alla Spd, 88 all’ultradestra dell’AfD, 69 ai liberali dell’Fdp, 60 ai Verdi e 58 a Die Linke.
L’emittente Ard evidenzia che il blocco di Merkel resta sì saldamente in testa, ma riceve una batosta perché perde l’8,5% rispetto alle precedenti politiche del 2013: quattro anni fa, infatti, il blocco Cdu/Csu aveva ottenuto il 41,5% dei voti. Crollo anche per la Spd, che rispetto a quattro anni fa perde il 4,9% e batte anche il suo record negativo del 23% che risaliva al 2009. Rispetto al 2013 inoltre l’AfD, che allora era rimasto fuori per poco, registra un +8,6%; i liberali registrano un aumento del 5,7% e i Verdi salgono dello 0,7%, mentre Die Linke sale dello 0,1%.
QUARTO MANDATO PER ANGELA MERKEL. “Non dobbiamo tanto girarci intorno. Speravamo in un risultato migliore, mi sembra chiaro, ma non dobbiamo dimenticare che dietro di noi c’è stato un periodo importante e di sfida. Abbiamo comunque raggiunto gli obiettivi strategici, siamo il più forte partito come Cdu/Csu e noi dovremo formare un governo”, ha affermato Angela Merkel, leader della Cdu e cancelliera tedesca. “Dopo 12 anni di responsabilità di governo non era così evidente che saremmo stati la prima forza”, ha detto ancora Merkel.
“Vediamo l’entrata dell’AfD nel Bundestag: faremo su questa entrata un’analisi approfondita perché vogliamo che gli elettori dell’AdF tornino a noi, risolvendo i loro problemi e le loro paure, soprattutto con una buona politica”. ha commentato la Merkel. “Abbiamo bisogno di un’Europa più forte”, ha detto ancora nel suo breve discorso.
Tra le priorità della sua nuova agenda ha indicato la “lotta contro l’immigrazione illegale e l’analisi alle origini di questo fenomeno”. “Anche la sicurezza interna è importante”, ha proseguito, assicurando che “questi temi li approfondiremo nei prossimi mesi ma ci rallegriamo in questo giorno soprattutto del fatto che possiamo assumerci questa responsabilità” di formare un governo. In conclusione del suo intervento Merkel ha ringraziato nuovamente chi ha partecipato alla sua campagna elettorale e i sostenitori presenti: “Vedo che non ci mancano i giovani. Andrò ora a una riunione con i candidati e alle 21.15 torniamo ancora qui e festeggiamo tutti insieme”, ha concluso.
La leader europea che è al governo da più tempo, così, si unirà al suo mentore Helmut Kohl, che riunificò la Germania, e a Konrad Adenauer, che guidò la rinascita tedesca dopo la Seconda guerra mondiale, unici nella lista dei cancellieri del dopoguerra ad avere vinto quattro elezioni nazionali.
LA SCONFITTA DELLA SPD. “Oggi è un giorno amaro per la socialdemocrazia tedesca. Abbiamo avuto una sconfitta al Bundestag e la vediamo. Vorrei ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato e ci hanno dato fiducia”, ha commentato Martin Schulz, leader del partito socialdemocratico Spd. “Stasera finisce la collaborazione con la Cdu. La Grosse Koalition stasera ha perso la sua ragion d’essere e questa alleanza di governo quindi è finita. Noi pensiamo che l’Spd sarà all’opposizione di questo governo”, ha aggiunto, confermando la la numero due del partito Manuela Schwesig, che dopo l’annuncio degli exit poll aveva annunciato la fine della Grosse Koalition e il fatto che il partito sarebbe andato all’opposizione, sempre con Schulz leader.
“Chiaramente non ce l’abbiamo fatta – fa mea culpa Schulz – non siamo riusciti a mantenere la nostra base. Dobbiamo prenderci la nostra responsabilità, per esempio fare di più per donne e pensionati, questo è sempre stato nostro punto di forza, quello che vogliamo raggiungere”.
E sull’entrata del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) nel Bundestag ha aggiunto: “Può essere minacciosa e può costituire un pericolo. Nnessun democratico può guardare altrove davanti a una cosa del genere”. “Come partito, non siamo riusciti a essere un baluardo” contro l’estrema destra, ma “l’Spd combatterà ancora per la tolleranza e il rispetto di uomini e donne. Questo successo dell’estrema destra lo combatteremo con tutta la nostra forza”, ha assicurato Schulz. Poi ha proseguito: “Il partito ha vissuto molte ore amare, ma nel giorno in cui la destra estrema mostra la sua forza, ha voluto sempre difendere la democrazia in Germania, proteggerla e continuare a portarla avanti. Questo è il nostro compito e a questo ci dedicheremo”, ha concluso.
MERKEL FA APPELLO DI RESPONSABILITÀ. “Ci sono ancora due possibilità per formare un governo da un punto di vista numerico”. Così la cancelliera tedesca, Angela Merkel chiede al leader della Spd Martin Schulz di ripensare la decisione di stare all’opposizione. “Io non credo che il giorno dopo l’elezione del Bundestag avremo un governo, siamo in periodi difficili perciò mi appello a che ciascuno si assuma le sue responsabilità”, ha proseguito Merkel.
“Naturalmente è anche compito della Cdu avvicinarsi agli altri partiti. Ho sentito che la Spd non è a disposizione, ma si potrà discuterne di nuovo domani. Abbiamo ancora un governo che è in funzione fino all’elezione del nuovo presidente del Bundestag”, ha aggiunto. Ma il leader Spd continua sulla linea dura. “In questo momento lei è la più grande perdente” delle elezioni di oggi in Germania ha detto rivolgendosi ad Angela Merkel.
LA COALIZIONE GIAMAICA. I liberali sono “disponibili per una coalizione” ma chiedono un cambio di passo. A chiarire la posizione della Fdp è stato il suo leader, Christian Lindner, in dichiarazioni alla televisione Zdf: “Vogliamo ribaltare il trend per il nostro Paese, dunque se sarà chiaro nei colloqui che questi obiettivi possono essere raggiunti allora saremo disponibili (per una coalizione ndr.), altrimenti il nostro compito sarà di andare all’opposizione”.
“Adesso è questione di stabilità, tutti i partiti devono assumersi la responsabilità. Non saremo spinti in una coalizione solo perché l’Spd fa una ritirata unilaterale all’opposizione”, ha proseguito Lindner. Il riferimento è al fatto che, dal momento che Martin Schulz ha escluso la possibilità di una nuova Grosse Koalition di governo fra Cdu e Spd, l’ipotesi più probabile visti i risultati del voto di oggi in Germania sembra essere quella di una cosiddetta ‘Coalizione Giamaica’, fra il blocco Cdu/Csu di Angela Merkel, i liberali della Fdp e i Verdi.
“Non saremo un partner facile” di coalizione. Così Katrin Göring-Eckardt, leader del partito dei Verdi in Germania. “Vogliamo cambiare questo Paese” le ha fatto eco l’altro candidato dei Verdi, Cem Özdemir. La posizione dei Verdi è estremamente importante per la riuscita della ‘Coalizione Giamaica’. Fdp è disponibile ma non a tutti i costi: “Vogliamo ribaltare il trend per il nostro Paese, dunque se sarà chiaro nei colloqui che questi obiettivi possono essere raggiunti allora saremo disponibili (per una coalizione ndr.), altrimenti il nostro compito sarà di andare all’opposizione”. “Adesso è questione di stabilità, tutti i partiti devono assumersi la responsabilità. Non saremo spinti in una coalizione solo perché l’Spd fa una ritirata unilaterale all’opposizione”, ha proseguito.
LA DESTRA ESTREMISTA ENTRA IN PARLAMENTO. Alexander Gauland, uno dei due capilista dell’ultradestra di Alternativa per la Germania (AfD) assicura che “cambieremo questo Paese”. La formazione xenofoba è riuscita a entrare per la prima volta al Bundestag. “Recupereremo il nostro Paese e il nostro popolo…Cambieremo questo Paese”, ha detto Gauland accolto dagli applausi dei sostenitori.
“‘Prima ti ignorano, poi ridono di te, poi ti combattono e poi tu vinci’ – Gandhi. Grazie”. Così su Twitter Frauke Petry, presidente del partito di estrema destra tedesco Alternativa per la Germania (AfD). “L’impossibile è diventato vero: abbiamo vissuto un terremoto politico”, ha aggiunto.
PROTESTE CONTRO AFD. Diverse centinaia di manifestanti si sono raccolti ad Alexanderplatz a Berlino per protestare davanti al locale in cui si sta tenendo la festa del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), che celebra il suo ingresso per la prima volta al Bundestag. I dimostranti, secondo quanto riporta Der Spiegel, scandiscono slogan come ‘La propaganda nazista non ha alcun diritto’. Sempre secondo Der Spiegel ci sarebbero stati lanci di bottiglie e alcuni politici dell’AfD scattano foto e girano filmati dal balcone. Imponente il dispiegamento di polizia, con cordoni di agenti che impediscono ai manifestanti di avvicinarsi all’edificio.